Reebok x 11 by BBS

È raro che un design riesca a rimanere innovativo e inusuale nel tempo; è ancora più raro che rimanga in uso e continui a essere considerato rilevante. La Instapump Fury di Reebok è uno di quei design, che lo si guardi oggi, considerando che fu lanciata nel 1994 o fra trent'anni: è difficile immaginare di osservarla e non trovarla ancora spiazzante e "strana", come spesso viene descritta.

Poche scarpe possono competere in termini di mitologia, da quando fu creata dal leggendario designer di sneakers Steven Smith al giorno in cui ha fatto la sua comparsa nel museo del design di Londra o sulla passerella di Chanel. La sua bellezza atipica ha conquistato i cuori di alcune delle menti più creative, da Björk all'enigmatico stilista Boris Bidjan Saberi.

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Saberi, il cui marchio omonimo gode di altrettanta fama e ammirazione, è uno dei pochi stilisti che ancora viene definito indipendente e all'avanguardia. Le sue creazioni hanno un aspetto futuristico e storico al tempo stesso, con un tocco profondamente personale che porta all'estremo l'attenzione al dettaglio. Al punto da modellare gli articoli sul proprio corpo prima che arrivino in negozio, o almeno così si racconta.

Nel 2014, vent'anni dopo l'uscita delle Instapump, il brand di Saberi 11 by BBS ha collaborato alla realizzazione della sneaker per il suo anniversario e questa, con grande sorpresa del designer, è andata velocemente esaurita. Oggi, trent'anni dopo, torna a collaborare con Reebok, stavolta per una capsule collection ispirata al mondo dello skateboard degli anni '90. Disponibile in due varianti di colore, bianco e nero, la nuova Instapump Fury è trasformata e arriva insieme a una silhouette completamente ready-to-wear dalla testa ai piedi. In occasione dell'uscita, Saberi svela 11 curiosità su di sé e sulla sua duratura collaborazione con Reebok.

1. Cosa mangia a colazione un designer d'avanguardia: "Inizio la mia giornata con la meditazione, poi prendo tè e caffè. Sono una persona molto basic e uso una moka, in pratica è il caffè più semplice che esista, e anche il più economico".

2. Boris non fa più la siesta: "L'ho fatta per molto tempo, ma circa sei mesi fa sono passato alla meditazione perché mi dà più energia".

3. Il suo primo atelier era nei pressi di una montagna sacra: "O almeno, così dicono. Era a Monistrol de Montserrat, all'interno di una vecchia fabbrica tessile del 1830".

4. È un fan delle Instapump Fury di Reebok fin dalla loro uscita nel 1994: "Il mio primo pensiero è stato: 'Wow, ma che ha fatto Reebok? Una scarpa con due rialzi, uno anteriore e uno posteriore, con un grande spazio [nel mezzo], la parte platform e poi la scarpa costruita sopra?' Ho pensato fosse un grande traguardo per Reebok, e lo penso ancora. A parte il sistema pump, ho sempre pensato che la scarpa fosse geniale, bella e brillante, ma che allo stesso tempo non funzionasse. A volte la bellezza è l'intenzione di fare qualcosa di bello, che alla fine non funziona".

5. Nel 1994 era...: "Più o meno come adesso, un individuo molto sensibile che viveva a pieno i sentimenti e voleva dare molto di sé al mondo".

INSTAPUMP FURY X 11 BY BBS

Il design è nei dettagli, e Boris Bidjan Saberi ha saputo infondere i suoi caratteristici motivi e tessuti nella Instapump Fury. Osserva con attenzione i messaggi unici, la suola rialzata e la caviglia alta.

INSTAPUMP FURY X 11 BY BBS

Il design è nei dettagli, e Boris Bidjan Saberi ha saputo infondere i suoi caratteristici motivi e tessuti nella Instapump Fury. Osserva con attenzione i messaggi unici, la suola rialzata e la caviglia alta.

6. Nel 1994 ascoltava Nas, Mobb Deep, Mos Def e "You" dei Bad Religion: "Con il giradischi, non con il lettore CD. Era un Technics 1210 MK2, adesso ne ho due".

7. La nuova Instapump Fury offre molto di più di una colorazione unica al mondo: "Abbiamo creato tutti i modelli qui a Barcellona. Volevo partire da zero, per me un design deve essere una storia completa, non un intervento superficiale. Tutti i materiali selezionati sono nostri, dai vari mesh alle stoffe che sono le stesse con cui fodero le mie giacche. Anche la gomma sulla punta è quella che uso per quasi tutte le mie sneakers, viene dal mondo dello skateboarding e serve a proteggere i lacci dai graffi. Ho reso la scarpa più aggressiva, più estrema nella parte superiore, una sorta di versione medio-alta e, a guardarla ora, penso abbia un impatto più forte di quella classica".

8. La sua collaborazione in occasione sia del 20esimo che del 30esimo anniversario della Instapump Fury è una coincidenza: "È stato un miracolo, un momento fortunato. In entrambe le occasioni mi si è presentata questa opportunità ed è stato davvero strano. In questo caso è stata Reebok LTD a contattarmi, mentre la volta precedente fu il negozio 24 Kilates che voleva presentare un modello per il 20esimo anniversario. Questa volta è stata una vera e propria collaborazione perché non volevo limitarmi a creare una sneaker, quel tipo di fusione non basta per dare a chi non mi conosce un quadro completo di ciò che faccio. È difficile tradurre la propria essenza in un unico pezzo, quindi ho chiesto di poter creare una silhouette completa".

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9. La silhouette è la stessa che Boris usa per fare skateboard dagli anni '90: "Abbiamo creato delle protezioni per il sedere perché quando stai molto seduto sullo skateboard il nastro antiscivolo può strappare le cuciture dei pantaloni. Abbiamo fatto lo stesso per la felpa, le protezioni sono molto semplici e avvolgenti, come quando ci si fascia una ferita al dito".

Saberi aggiunge un disclaimer: "È importante dire che non abbiamo creato capi da skateboard, ma ci siamo lasciati ispirare. Lo skateboarding è sempre stato un modo per mostrare il proprio stile, il mio non era incentrato sullo sfoggiare marchi di skate, ma era il manifesto di una nuova silhouette".

10. Boris pattina col piede destro avanti.

11. Va ancora sullo skateboard, adesso insieme a suo figlio, persino con le sue nuove Instapump: "Le indosso tutti i giorni. Non sono il tipo di persona che mette qualcosa tanto per, sono come una quattro per quattro. Gli abiti che indosso devono funzionare per tutto: fare arrampicata, correre, camminare, uscire a cena fuori, andare in una fabbrica per tingere i capi. Non scelgo qualcosa per una singola occasione".