Le stazioni di test
Non conosci Race Lab? Ecco come funziona: quello che facciamo è mettere alla prova le cosiddette “super scarpe” con dei test personalizzati, per stabilire se sono all’altezza delle aspettative. In questo episodio, Juju testa le Nike Alphafly 3 concentrandosi sui quattro fattori che contano di più per chi corre lunghe distanze ed è alla ricerca della spinta giusta per la gara: attitudine allo sprint, ammortizzazione, stabilità e reattività. Entriamo nel vivo.
Preparati a sfrecciare
Queste scarpe sono progettate per correre veloci e sono state messe a punto per mantenere il ritmo sostenuto tipico della maratona. Sono le più leggere della linea Alphafly e hanno una marcia in più, che garantisce un ritorno di energia eccezionale, giusta ammortizzazione e un ritmo migliore.
Sono tre gli elementi chiave che lavorano insieme per offrire la massima velocità. La schiuma ZoomX, super leggera ed elastica che, come un trampolino, immagazzina energia nella fase di appoggio e la restituisce quando scatti in avanti. Le capsule Air Zoom nella parte anteriore della scarpa, che si comprimono, per poi tornare alla posizione iniziale durante lo scatto, e offrono una spinta esplosiva perfetta per tagliare il traguardo. Infine, la piastra FlyPlate in fibra di carbonio su tutta lunghezza, che permette alla schiuma e alle capsule di lavorare insieme in perfetta armonia.
Il comfort è fondamentale
Con la loro suola a massima altezza, le Alphafly 3 offrono un comfort e un look senza paragoni. La schiuma ZoomX, le due unità Air Zoom e l’altezza della suola, insieme, costituiscono quella base morbida e stabile che permette una corsa lunga e senza limiti. Il comfort è proprio una delle qualità più sorprendenti di queste scarpe, secondo Juju, che ha confessato di essere rimasta sbalordita da “quanto fossero piacevoli anche a ritmi più lenti. Erano super confortevoli, anche quando non spingevo”.