La storia del cappellino da baseball parte nel 1849, quando i New York Knickerbockers ne indossarono la prima versione conosciuta. Non doveva essere molto pratica, tuttavia, considerando che era fatta di paglia! Nel 1860, i Brooklyn Excelsiors introdussero una visiera più lunga, per proteggersi dal sole, e una corona più profonda con un bottone in cima: due dettagli che sarebbero diventati dei capisaldi del cappellino contemporaneo. Col tempo, questo accessorio si è fatto strada nella moda, raggiungendo lo status di elemento chiave dello stile casual americano. Negli anni ’80 diventò un simbolo della street culture, e soprattutto dell’hip-hop, con brand come New Era in prima linea. A trasformarlo ancora di più in un’icona di stile fu poi Bruce Springsteen, che sulla copertina del suo album Born In The U.S.A. mise in primo piano un paio di Levi’s 501 sbiaditi con un cappellino da baseball infilato nella tasca posteriore: una sorta di uniforme della classe operaia.